Vendita record all’asta parigina di Tajan, due dipinti del maestro Pietro Lorenzetti (attivo a Siena dal 1306 al 1345) sono stati venduti per 4,7 milioni ad un importante collezionista statunitense. Si tratta di due tempere a uovo su tavola a fondo dorato della scuola senese di primo Trecento, nota per le sue linee eleganti e l’incredibile resa dei dettagli nella lavorazione della foglia d’oro.
Le opere, oggetto di una lunga battaglia di offerte, hanno più che raddoppiato il loro valore all’asta, basti pensare a quando San Silvestro dello stesso artista era stato venduto a 3.034.800 euro (stima 1,5-2 milioni) e Sant’Elena a 1.657.600 euro (stima 400-600 mila). Le quotazione di gran lunga superiori alle precedenti sono dovute al perfetto stato di conservazione delle tavole, entrambe parte di un polittico seppur vendute separatamente.

«Siamo lieti che questi due dipinti facciano parte della collezione di un cliente Tajan noto per il suo gusto nell’arte contemporanea, e che ha mostrato grande interesse fin dal momento dell’annuncio della vendita. Ha mostrato grande determinazione fino alla fine di fronte agli operatori del mercato. Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che supera di gran lunga le nostre stime. La personalità dell’acquirente è interessante e dimostra quanto l’arte medievale possa attrarre anche i collezionisti d’arte contemporanea»
(Thaddée Prate, direttore del dipartimento Dipinti antichi)
A consolidare l’avvenimento eccezionale contribuisce anche il database di Artprice secondo il quale il precedente record di Lorenzetti risale al 2012, quando il piccolo pannello raffigurante Cristo con i Santi Pietro e Paolo è stato battuto per 5.081.250 £ (7.966.384 $) da Christie’s a Londra. Seguito solamente da una Crocifissione tra due sante martiri venduta all'asta in Italia, nel lontano 2001, per 2.320.500.000 di lire (1.160.250 $).
I due pannelli in legno di pioppo sono originari della collezione di Alfred Ramé (1806-1886), alto magistrato francese, archeologo, storico dell’arte e grande collezionista, e non erano mai stati mostrati al pubblico prima. Le opere furono acquistate da Ramé a Parigi nel 1860 per essere successivamente conservate dai suoi discenti. Una vera e propria riscoperta che ha portato sul mercato dei capolavori unici e rari di inizio Trecento, entrambi facenti parte di una grande pala d’altare composta da cinque o sette pannelli, che probabilmente fu smembrata a seguito al crescente abbandono di questa tipologia di opere nel XVIII secolo e poi dispersa nel XIX secolo.

Pietro Lorenzetti ha realizzato una lunga serie di dipinti su fondo oro, rendendo le sue opere dei veri e propri pezzi di pregiata oreficeria. Attualmente, il catalogo dell’artista comprende solo una trentina di opere, evidenza che valorizza ancora di più i pochi esemplari disponibili sul mercato. Basti pensare che esiste una sola opera presente nelle collezioni del Louvre, dipinta anch’essa su tavola di pioppo e raffigurante l’Adorazione dei Magi, acquistata dal museo nel 1986.
Il pittore senese realizzò affreschi, pale d’altare e dipinti devozionali sia a Siena che nei centri urbani limitrofi come Arezzo, Cortona e Assisi. Il carattere dell’autore decisamente drammatico e appassionato è ammirabile nella resa patetica dei volti e dei gesti, il suo talento naturale era accompagnato da una profonda sensibilità e un'incredibile capacità di esprime le emozioni umane. A Pietro Lorenzetti e suo fratello Ambrogio dobbiamo una produzione che trasformò la tradizione bizantina senese in una rappresentazione vicina agli intenti realistici dei coevi artisti fiorentini come Giotto. Utilizzando la tempera su fondo oro e una lavorazione estremamente elaborata, senza mai mescolari i pigmenti macinati, l’artista padroneggiava perfettamente la tecnica che ha permesso ai suoi capolavori, realizzati su legno, di sopravvivere inalterati attraverso i secoli e di affiancarsi oggi alle opere d’arte contemporanee.
TAJAN Auction House
Per maggiori informazioni: www.tajan.com
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