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Art Basel e UBS festeggiano i 30 anni di collaborazione con un’opera di Petrit Halilaj sull'ex Hotel Merian

Industria e arte hanno collaborato alla costruzione di svariati appuntamenti internazionali, dimostrando come la sinergia tra due mondi solo apparentemente troppo distanti, quello della cultura e quello delle imprese, possa essere una fonte inesauribile di ispirazione per progetti ed eventi innovativi.


Quella di Art Basel e UBS è una delle partnership aziendali più note e durature del panorama artistico giunta al suo trentesimo anno di età. Simbolo di un atteggiamento sempre dinamico e desideroso di progredire insieme, la partnership con UBS nasce nel 1994 dall’esigenza di unire l’ecosistema globale delle arti relazionandosi sia con la città che con i principali attori internazionali del mercato e del panorama espositivo.


UBS e Art Basel hanno radicalmente influenzato numerose riflessioni nell’universo dell’arte contemporanea, promuovendo intuizioni innovative e scandagliando il mercato dell’arte, dei collezionisti, delle gallerie e il mondo dei professionisti delle arti per mantenere un contatto diretto con le tendenze del presente. Il loro progetto comune è un esempio magistrale, che lascerà dietro di sé un’eredità unica e ineguagliabile “che ha dato forza agli artisti e ha connesso e ispirato il pubblico di tutto il mondo per trent’anni e oltre” (Noah Horowirz, CEO di Art Basel).


La storia della collaborazione


Pipilotti Rist ed Enrique Fontanilles ottengono nel 1994 il primo Video Art Prize, istituito dalla Swiss Bank Corporation, principale sponsor di Art Basel, che in seguito avvierà la fusione con la Union Bank of Switzerland formalizzata sotto il nome UBS. Fu un evento destinato a segnare una relazione duratura tra la più importante fiera d’arte al mondo e l’istituzione finanziaria. Rapporto cresciuto velocemente che porterà alla nascita di Unlimited, piattaforma espositiva pionieristica lanciata da Art Basel per progetti che evadano il classico format dello stand della fiera d’arte, che raccoglie installazioni titaniche e assolutamente fuori scala per il 90% degli spazi espositivi esistenti.


Negli ultimi anni l’espansione di Art Basel è giunta a toccare ben tre diversi continenti, ampliandosi in quattro mostre dalla Svizzera, a Miami fino ad approdare in oriente a Hong Kong. Quest’espansione incontrollabile ha reso UBS l’attuale Global Lead Partner di Art Basel, portandola a partecipare attivamente alle ricerche sul mercato dell’arte tramite la creazione del Art Basel and UBS Global Art Market Report e del Survey of Global Collecting, curato dall’economista culturale Dr. Clare McAndrew. 

È lo stesso Christl Novakovic, Head of Wealth Management EMEA e Presidente dell’UBS Art Board, a ricordarci l’importanza di questo evento: “Il 2024 segna un anno speciale per noi, che festeggiamo l’incredibile traguardo dei 30 anni come Lead Partner di Art Basel a Basilea. Siamo orgogliosi di aver coltivato una collaborazione di così lunga data che continua a fiorire e a creare impatto oggi, spingendo in avanti il nostro mestiere collettivo”.


Basel, Switzerland. Maike Cruse, Director of Art Basel in Basel, and Oliver Zwemmer, Head of Wealth Management in Basel at UBS, celebrate 30 years of partnership in front of Petrit Halilaj’s co-commissioned artwork ‘When the sun goes away we paint the sky’ installed on the façade of the former Hotel Merian, Basel. Photo credit: Peter Macdiarmid (30/5/2024)
Basilea, Svizzera. Maike Cruse, direttrice di Art Basel a Basilea, e Oliver Zwemmer, responsabile della gestione patrimoniale di UBS a Basilea, festeggiano 30 anni di collaborazione davanti all'opera d'arte di Petrit Halilaj “When the sun goes away we paint the sky” (Quando il sole se ne va, dipingiamo il cielo), installata sulla facciata dell'ex Hotel Merian di Basilea. Foto di Peter Macdiarmid (30/5/2024)

Per celebrare tale traguardo la manifestazione ha scelto di affidarsi a Petrit Halilaj, che interverrà sulla facciata dell’ex Hotel Merian, realizzando l'opera When the sun goes away we paint the sky. Il titolo allude alla natura espositiva del progetto che sarà visibile sia di giorno che di notte attraverso una sistema di luci appositamente studiato. Il lavoro di Halilaj è una costellazione danzante capace di mutare i simboli del decadimento storico in luminosi e poetici gridi di fiducia per il futuro, che non intende essere un punto di arrivo, ma al contrario un motore in grado di nutrire nuove narrazioni e orizzonti. 


L’opera, precedentemente istallata presso il Grand Hotel Prishtina per Manifesta 14, sarà fruibile durante tutte le giornate di fiera come incarnazione fisica della speranza per un domani aperto al dialogo e al continuo mutamento necessario per stimolare pensiero e creatività.



A cura di, Francesca Calzà

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